RICHARD SHARUM
Of Thee I Sing – An American Series
La mostra include le immagini di tre progetti che fanno parte di un impegno a lungo termine in cui Sharum rivolge lo sguardo al proprio paese. In “Spina Americana” si concentra su un’area geografica degli Stati Uniti, conosciuta come “fly-over zone”, nel tentativo di offrire una chiave per comprendere meglio gli elementi unificanti del popolo americano, in un momento di divisione dovuta all’attuale situazione politica. “American Homicide” e “American Avenue”, ancora in corso, fanno luce rispettivamente sugli aspetti più violenti della società in risposta diretta al crescente tasso di omicidi negli Stati Uniti, e sui problemi della povertà e dei senzatetto, concentrati soprattutto sui bambini.
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Richard Sharum è un fotografo editoriale e documentarista con sede nell’area di Dallas, Texas. Concentrandosi principalmente sulle problematiche socio-economiche o di giustizia sociale riguardanti la condizione umana, il suo lavoro è definito come profondo, vicino e personale. È stato finalista per l’ICP/GOST First Photo Book Award nel 2019 e nello stesso anno è diventato un XXXII Eddie Adams Alumnus nello stato di New York.
The exhibit includes images from three projects that are part of a long-term commitment where Sharum turns his eye toward his own country. In “Spina Americana”, he focuses on a geographical area of the US, known as the “fly-over zone” in an attempt to offer a key to a better understanding of the unifying elements of the American people, in a time of division due to the current political situation. “American Homicide” and “American Avenue”, which are still ongoing, shed light respectively on the more violent aspects of society in direct response to the growing rates of homicide in the United States, and the issues of poverty and homelessness especially focused on children.
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Richard Sharum is an editorial and documentary photographer based in the Dallas, Texas area. Mainly focusing on socio-economic or social justice dilemmas concerning the human condition, his work has been regarded as in-depth, up-close and personal. He was a finalist for the ICP / GOST First Photo Book Award in 2019 and became a XXXII Eddie Adams Alumnus in upstate New York that same year.