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CELESTINO MARCO CAVALLI

Northern Stars

MENZIONE SPECIALE della PhEST Pop-Up Open Call 2024


Nell’estate del 2023 ho realizzato una traccia di vernice fosforescente su un sentiero di montagna che collega l’Italia e la Francia, da Grimaldi di Ventimiglia a Menton. I segni sono visibili di notte, sul versante italiano. Seguendoli, dopo circa cinquanta minuti di cammino, si raggiunge il crinale della montagna, su cui è posta una massiccia rete metallica, a delimitare il confine geografico tra i due paesi dopo la Seconda guerra mondiale.

Nel secolo scorso, questo sentiero era noto come “Passo della Morte” poiché, con il buio, alcuni tratti particolarmente pericolosi causarono diverse vittime tra ebrei in fuga dalle persecuzioni naziste e italiani in cerca di lavoro nel dopoguerra.

Dopo che lo Stato francese, dal 2015, ha ripristinato i controlli alla frontiera con l’Italia per limitare il flusso di migranti irregolari, il sentiero è tornato ad essere percorso da individui

provenienti dal Sud del mondo e diretti verso nord, in Francia o in altre nazioni europee. Durante i miei cinque mesi di permanenza sul territorio, prima di realizzare l’intervento, ho assistito a diversi episodi di persone che si mettono in pericolo nel tentativo di trovare il sentiero corretto tra i tanti che attraversano la montagna.

È di notte che i migranti intraprendono il cammino ed è per questo motivo che ho utilizzato una vernice fosforescente durevole, in grado di resistere per i prossimi dieci anni.

L’ho applicata esclusivamente su sassi e rocce radicati nel terreno, per garantire che la rotta non venga alterata. La mia attenzione, nel realizzare le fotografie notturne, è stata quella di creare una relazione tra i sassi luminosi e le stelle nel cielo, che da sempre guidano le persone che migrano e determinano i loro destini.

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Celestino Marco Cavalli (1981, Valenza, Italia) a un certo punto della sua vita lascia il lavoro nell’azienda di famiglia poiché sente una forte motivazione verso la pratica fotografica e incomincia a lavorare come freelance nel campo pubblicitario. Parallelamente, porta avanti la propria ricerca personale e consegue la laurea in Nuove Tecnologie dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Urbino. La sua pratica artistica si basa su un’intensa introspezione, tradotta in brevi racconti autobiografici in cui testo e fotografie si intrecciano in modo evocativo.

Nel 2023 vive un’esperienza significativa al confine tra Italia e Francia, a contatto con la realtà dei flussi migratori, e realizza un intervento che coniuga l’azione politica con l’arte poetica. Questo nuovo approccio segna un cambiamento nel suo percorso, spostando l’attenzione da se stesso all’Altro, pur mantenendo la propria ricerca identitaria.

​Alcune delle sue opere sono state esposte in diversi spazi tra il 2022 ed il 2023, inclusi il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, il Premio Nazionale delle Arti di Lecce, la Notte della fotografia di Piacenza e la Galleria Adele Cappelli di Urbino.

SPECIAL MENTION of the 2024 PhEST Pop-Up Open Call 
 

In the summer of 2023, I created a track of phosphorescent paint on a mountain trail that connects Italy and France, from Grimaldi di Ventimiglia to Menton. The landmarks are visible at night, on the Italian side. By following them, after a 50 minutes walk, one can reach the top of the mountain, on which a massive metal fence is placed, marking the geographical limit between the two nations since the end of WWII.

In the past century it was known as “Death Pass” because, in the dark, some dangerous passages caused casualties among both Jewish people fleeing Nazi persecution and Italians looking for work in the post-war period.

In 2015, after France reinstated patrols at its border with Italy to limit the flow of undocumented people, the trail has been walked once again by individuals coming from the Global South and traveling north, either to France or other European countries. During my 5-month stay in the area I witnessed many stories of people risking their life in the attempt of finding the correct path among the many that cross the mountain.

It’s in the night that migrants walk this path, that’s why I’ve used a special phosphorescent paint, capable of withstanding the elements for the next ten years, applying it only on rocks and boulders rooted in the ground, so that the route won’t be altered. My care in realizing the nocturnal photographs was to create a connection between the phosphorescent rocks and the stars in the sky, which have always guided migrants and determined their destinies.


Celestino Marco Cavalli (1981, Valenza, Italy) at a certain point in his life, leaves the family business because he feels a strong motivation towards the photographic practice, and he begins to work as a freelance photographer. In the meantime, he carries on with his personal research and obtains a degree in New Art Technologies at the Academy of Fine Arts of Urbino.

His artistic practice is based on an intense introspection, translated in brief autobiographical tales in which text and image are intertwined in an evocative manner.

In 2023 he lives a meaningful experience at the border between Italy and France, coming in contact with the reality of migratory flows, and he realizes an intervention which fuses political action with poetic arts. This new approach marks a change in his path, shifting the focus from himself to the Other, although maintaining his own identity research.

Some of his works have been displayed in different settings between 2022 and 2023, including the Centro Arti Visive Pescheria of Pesaro, the National Prize of the Arts of Lecce, the Notte della fotografia of Piacenza and the Adele Cappelli Gallery of Urbino.

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